Sarajevo è la capitale e la più grande città della Bosnia-Erzegovina.
Conosciuta principalmente come scenario dell’attentato compiuto nel 1914 all’arciduca austriaco Francesco Ferdinando d’Austria da parte del nazionalista serbo-bosniaco Gavrilo Princip (avvenimento che fece scoppiare la prima guerra mondiale), la città ha ospitato, nel 1984, la XIV Olimpiade invernale e, tra il 1992 e il 1995, ha sofferto oltre tre lunghi anni di assedio da parte delle forze serbo-bosniache (durante la guerra civile jugoslava).
Sarajevo è localizzata vicino al centro geometrico del triangolo di terra che è la Bosnia ed Erzegovina, qualche chilometro ad est della sorgente del fiume Bosna.
La città si trova a 511 metri sopra il livello del mare, alcuni suoi sobborghi raggiungono i 900 metri sopra il livello del mare, il che fa di Sarajevo una delle città più elevate in Europa.
Un piccolo fiume di nome Miljacka divide la città in due parti, collegate da alcuni ponti, tra cui il Ponte Latino.
Questo ponte, costruito in pietra e gesso, ha quattro arcate e poggia su tre possenti pilastri: è il ponte più antico della città di Sarjevo e se ne fa menzione già nel 1541. Essendo molto frequentato, due marciapiede laterali furono costruiti nel periodo dell’impero austro-ungarico.
L’antico cuore della città si trova in una ampia valle che ha una forma naturale di anfiteatro.
Le cime delle montagne che accerchiano la città raggiungono e superano i 2000 metri sopra il livello del mare.
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