Nella regione statistica del Litorale-Carso, al confine con i comuni sloveni di Isola d’Istria e Capodistria, sorge Pirano (in sloveno Piran), tra le più famose località adriatiche della Slovenia, nonché principale centro amministrativo di tutta l’area circostante.
In epoca medievale, le sorti di questa città furono legate a Venezia, il cui dominio durò per ben cinque secoli, fino alla fine del XVIII secolo. In seguito al Trattato di Campoformido, passò all’Austria fino al termine della Prima Guerra Mondiale.
Nel 1920 venne poi accorpata nel territorio italiano, e all’inizio degli anni 50’ divenne parte della Zona B del Territorio Libero di Trieste, seguendone le sorti.
La città di Pirano conta 17.740 abitanti, su una superficie complessiva di 45 km², per una densità abitativa totale di 400 ab./kmq. Ospita una minoranza italiana autoctona, formata da 700 persone: la lingua italiana è la seconda lingua ufficiale dopo lo sloveno, ed è parlata dal 7% della popolazione.
Villanova, Portorose e Sicciole sono i tre più importanti insediamenti degli 11 complessivi che si estendono entro i confini della città di Pirano.
Gli altri sono Santa Lucia, Dragona, Padena, Parezzago, Pirano, Sezza, Strugnano e San Pietro dell’Amata. Pirano è una delle principali località turistiche di tutta la nazione slovena: è servita dall’Aeroporto di Portorose e da un piccolo porticciolo turistico.
Oltre a disporre di un attrezzato e frequentato lungomare, la città di Pirano può considerarsi un tesoro di architettura medievale: l’epoca veneziana ha conferito a questo centro un fascino ed un’eleganza d’altri tempi.
Il cuore storico cittadino consta di vicoletti e piccole abitazioni caratteristiche; l’abitato è suddiviso in due grandi ed antichi rioni: Punta e Marciana (o Marzana).
La bellissima insenatura del porto, lo spazio che un tempo fu dell’antico mandracchio, e un gran numero di frazioni e contrade, tengono separati i due storici centri abitati della città.
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